15 mar 2013

Specter #9

La gente sparisce misteriosamente secondo il giornale.
Per me è come se avessi passato un mese a dormire.
Mi annoio, forse sono depresso.
Piove sempre in questa cazzo di città, piove e nevica.
Non sono i fiocchi di neve belli, delle montagne canadesi, è una merda calda ed appiccicosa.
Shenya dorme, ormai il nostro rapporto è alle stelle.
Mi metto la maschera ed esco, la città è silenziosa.
Qualcosa di molto strano. Sono sul solito tetto, trova una busta che apro, con delle coordinate.
Ormai sono fin troppo prevedibile forse. Vado verso le coordinate, ci sta qualcosa di terribilmente sbagliato.
Una persona, con un cappotto, che si spoglia davanti a me, rimanendo a petto nudo. Anziano, guercio, un braccio robotico, un corpo tonico, raro per uno della sua età, e tante cicatrici.
Carino il braccio. E' vecchio però.
Mark Tenore.
Ah, quando un discorso inizia così, finisce sempre male.
Abbiamo cercato di fermarti tante volte, in tutti i modi. Il mio gruppo si è dovuto unire con i peggiori elementi.
Di che parli?
Mi chiamo Zero, sono uno dei reggenti degli uomini in nero.
Ho ancora i miei poteri, menti.
Ci siamo dovuti unire con i Ninja del ragno. CI hai costretto a raccattare i peggiori scarti della società.
E quindi?
Quindi sei crollato, ma ancora non lo sai.
A si? Beh, vediamo che sai fare?
Elettrizzo le mie mani, mi piego, pronto a saltargli addosso.
Ho fatto uccidere La Volpe due settimane fa. Le due settimane in cui sei rimasto a dormire.
Giuro, mi si è fermato il cuore per un nano secondo. Quel micro lasso di tempo, nel quale rimango paralizzato, e lui ne approfitta. Mi prende la testa con la sua mano meccanica, e mi sputa del fumo in faccia. Svengo.
Odore di birra, mi sveglio sopra un bancone. Il barista mi guarda.
Ti sei svegliato. Non sei l'unico che si dispera questa notte.
Mi indica un tizio biondo, enorme. Alla prima non lo riconosco, poi focalizzo.
La Patria. La Patria ormai ha finito il servizio come agente segreto, supereroe e guardia cittadina ufficiale, ruolo ormai rubato da Owl. Ho bisogno di fare qualcosa per i miei amici, non posso cambiare il tempo ormai, ma lo posso aggiustare. Due settimane di lutto.
Dove sei stato?
A casa.Almeno non mi dici le solite frasi buoniste del cazzo.
Usciamo.
No, non usciamo, sono in lutto.
I lutti non durano due settimane.
Ho detto che non voglio uscire.
Gli metto una mano sulla spalla, e lo elettrizzo, stordendolo. Lui sviene. Me lo carico e lo porto via. Erano come amici, come fratelli. Sposati, senza essere gay.
Anche se non sembra, la Patria ha 90 anni, 30 dei quali condivisi con La Volpe, lavorando per il governo.
Due semplici esseri umani bravi a fare a botte. Prima della svolta temporale, La Patria si era fatto fare molti esperimenti in più, induriva la pelle ai livelli della pietra, e manipolava le onde sonore, oltre ad avere vari gadget. La Volpe... La Volpe pure, prima aveva duemila gadget, ma con la svolta temporale sono cambiati. La Patria, un soldato con un siero simile a quello dell'immortalità, intelligente e capace a picchiare, La Volpe un ninja supermo, nato proprio da altri ninja, salvato dalla Patria, che gli ha fatto da padre, da mentore, da amico, da fratello.
Dopo qualche ora La Patria si risveglia, io sono davanti a lui.
Grazie.
Figurati.

No dico seriamente.
Anche io, tu non puoi crollare, la cosa è semplice. Fanculo Owl, la gente pensa ancora a te. Quanto ti ci vorrà per rimetterti in sesto?
Una settimana.
Abbiamo bisogno di una base solo nostra.
Vero.



18 feb 2013

Specter #8 Tertius

Nascosto nel buio, osservo la città.
Allo stato attuale non sono di certo il suo miglior servitore, sono semplicemente uno che gioca a nascondino. Anche se con Birdie ha funzionato.
Rimango sempre nel buio, aspettando qualcosa. I miei poteri devono evolversi, devono ancora nascere, a che serve un camaleonte che plana?
Una macchina che corre attira la  mia attenzione, corre veloce, sgomma. Mi tuffo dal grattacielo, una bellissima sensazioncazzo. Non riesco a fermarmi porca puttana evuuuf.
Mi ritrovo sopra un tetto, sdraiato, ho un gran dolore alle costole, forse incrinate.
Sai una voce dietro di me E' bello alto, la velocità aumenta in modo graduale.
Con una capriola mi butto di lato, e sparisco dalla vista del mio salvatore/assalitore. Che sia Birdie?
Con un calcio mi fa cadere, e ci ritroviamo in un vicolo.
Non confondere il sapersi nascondere con l'intangibilità.
Ci conosciamo?
Conosco te, ti conosco bene.
Si?
B Port. E mi ricordo che eri morto.
Non sono lui, o meglio... è una lunga storia. Tu sei? 
Ho un vago ricordo grazie al vecchio B Port, ma non riesco a focalizzare.
La Volpe, ricordi?
Si... si.
I ricordi mi pervadono. Qualcosa anche riguardo alla svolta temporale, un cyborg, degli artigli...
Ma tu non sei sempre inseguito? Ora anche dal governo?
Anche tu sei ricercato dal governo.

Io no.
Sei uscito sui giornali, lo sarai.
O beh, allora...
Un calcio nello stomaco, mi butta a terra, lui fa lo stesso. Stronzo. No, non lo è. Un Kunai vicino al mio piede.
Dicevi che ero ricercato vero? 
Si infila una maschera,  e scatta indietro, dal nulla compare una specie di ninja robot, ed iniziano a picchiarsi, io rimango impotente, ad osservare.
Guarda che non vengono mai da soli eh...
E non ha torto.
Mi ritrovo circondato, La Volpe combatte come un killer esperto, io no. Loro mi circondano, tirano fuori le spade e... combatto, mi butto di lato, nel buio, evitando di farmi vedere, ed uso il mio rampino come frusta, la parte di ferro colpisce uno dei cinque, staccandogli letteralmente la faccia, mentre la corda tocca un secondo ninja, che casca a terra stordito, i tre ninja restanti mi guardano. Uno di loro cade a terra, decapitato. La Volpe che ha ucciso il loro capo, ma poi capita tutto insieme, uno dei ninja si tocca il petto, ed una gigantesca esplosione mi investe. Mi risveglio tra le macerie, sarà passata qualche ora, nel buio i vigili non mi vedono. Ho appena assistito alla morte delle Volpe.






















9 gen 2013

Specter #8 Secundus

Giorno 1

Dove? come? Andiamo, si dai andiamo. Zitti.
Le voci che ho nella mia testa sono ingestibili, a volte invece le comando alla grande. Mi chiamo Fidel Fetillat, e sono immortale. Ho molti secoli di vita, ho conosciuto Leonardo da Vinci, ho aiutato Michelangelo nei suoi quadri, ho lavorato con i nazisti, e molte altre cose. Oggi sono a caccia di un demone. Non quelli forti, ma quelli che danno problemi, che basta uccidere. Spesso quelli che mi conoscono mi chiedono se esiste Dio, quando invece esiste tutto, ma sono tutti piani differenti. Se vuoi, esiste, se non vuoi, non esiste. Io  tra gli dei, ho sempre preferito quelli nordici per le feste, quelli romani per il relax.
In ogni caso, i miei fumi sono pronti. Ho trovato un pezzo di pelle demoniaca, e mischiata assieme ad alcune mie sostanze, crea dei fumi, che inalati mi mostreranno l'aspetto dell'essere che cerco. Vive al porto, ed uccide le persone per mangiarle. Non è una cosa buona. Si che lo è. Zitti.
Un demone minore, una specie di mutante direi. Una trota fin troppo cresciuta.
Mi avvio verso il porto. Il suo ambiente ideale. E' buio, e l'umidità è alta, la notte giusta per lui.
Ubi Estis Latentes? Piscis exaudiam vos!
Non serve parlare latino, umano.
Mi giro, lo trovo seduto, mentre fuma un sigaro. Una testa in mano.
Una delle tue vittime?
No, ho trovato solo i resti.
Tu menti.
Te lo posso giurare. Io mi cibo di carcasse.
Sei uscito troppo tempo dallo stagno, ho trovato un tuo pezzo di pelle in un cantiere edile a due chilometri da qui. Te la faremo vedere noi. Mangiamolo.
Ci stanno dei pozzi e.. vuoi mangiarmi?
No. Si.
Ma sei matto?
Mi sputa. Ora, uno sputo da uno di questi esseri, è una specie di getto d'acqua potentissimo, che mi butta dentro l'acqua del porto. Sta nel suo elemento, sento l'acqua muoversi vicino a me. Mi attaccherà a breve. Lilith, pensaci tu. Si.
Attorno a me l'acqua si ghiaccia, io stesso divento di ghiaccio, lui esce. Ormai non può più scendere, rischierebbe di morire.
Sei di ghiaccio... non puoi essere Lilith, lei è una donna... e non mi sembri neanche Lucifero, non sei Satana, non sei Belzebù... Chi sei?
Sono il ragazzo di Lilith. 
Lo colpisco con un raggio di ghiaccio, ma non sono attacchi particolarmente veloci. Lui lo evita con facilità.
Certo. Tu... tu sei il Dottore. Colui che viaggia tra i vari mondi, stufo di battere con difficoltà i suoi nemici, ha deciso di assorbirli. Tu sei il Dottor Bomba.
Così mi chiamate?
Si, fatti sotto ghiacciolo. Il mio nome diventerà eterno. Squamaliscia, luogotenente che ha tradito Malacoda!
Quindi sei stato tu.
Eh?
Fidel, fammi uscire. Va bene. Squamaliscia, ti presento Malacoda, che avrà la sua vendetta.
Il mio corpo inizia a fumare, ma non è una sensazione brutta. In circa cinque secondo mi trasformo. Lui non scappa, tutti sono sempre curiosi, è la loro debolezza.
Malacoda, con la sua ascia di energia demoniaca.
Quando utilizzo un potere, comando io, ma a volte posso decidere di far combattere il demone evocato. E' un nostro accordo, loro non si ribellano alla mia supremazia, ed io attuo le loro vendette. Uccidere Squamaliscia non è un peccato. Malacoda, ha suggerito a Dante di inserirlo come demone comico nel suo libro, per evitare di esser riconosciuto, visto una taglia sulla sua testa, a causa di un crimine non commesso, evidentemente fatto da Squamaliscia. Nel regno infernale, non sono tutti "cattivi", lo sono, ma sono una società con delle leggi e regole, è come andare in una tribù, se vai da loro ti ammazzano, ma si ammazzano a vicenda solo con un permesso. Sono divisi in gironi, ma non è un grande cono, è una città, ed ogni girone è un quartiere.
Il potere che uso di più è quello di Sir Killoth, lo preferisco, so andare a cavallo, so controllare le fiamme, uso bene spade e catene.
Io per adesso sono solo un semplice spettatore, Malacoda combatte con eleganza, mentre Squamaliscia riesce solo ad evitare, fino alla sua decapitazione. La testa si rinsecchisce, noi andiamo via. Domani i bambini di questa città potranno pattinare.
Vado verso la mia macchina, quando lo vedo. Forse Squamaliscia non aveva ucciso nessuno per davvero. Una persona che flutta davanti a me, e poi esplode. Vado in un Motel, dovrò indagare

Giorno 2

Mi sveglio, le voci dentro di me ancora dormono.
Vado a fare colazione in un bar, e leggo il giornale. Quattro sparizioni, quattro operai di una fabbrica ormai abbandonata in zona. Chiedo al barista.
Vede mister, era una fabbrica di fuochi d'artificio...ed è esplosa. Una  morta. Loro sono morti. E' rimasta solo Elisa. 
Dove abita?
Non parlo con i giornalisti.
Devo fare leva sul mio aspetto migliore. Magari facendo parlare Pruslas, una demone molto simpatica. Quando parla, le persone si innamorano di lei.
Eddai, dimmelo.
Il prossimo isolato, una casa rosa. Offre la casa.
Mi dirigo verso la casa rosa, ed entro. Non mi metto a chiedere permesso.
Lei chi è?
Una donna spaventata con un fucile in mano che mi spara, io casco, ma piego la canna del fucile grazie ad Abraxas che controlla il metallo, e poi faccio parlare Aamon, che controlla le falsità, in sostanza nessuno mi può mentire.
Parlami della fabbrica.
Quattro operai volevano fare uno scherzo alla mia amica Claire, ma è andato male, e l'hanno uccisa con i botti. L'hanno sepolta in un prato in collina. Io ho incontrato il suo fantasma che mi ha fatto male più volte, ma senza uccidermi. Perché lei è parte di me.
Lei finisce di parlare e sviene. Basta buttare acqua santa sulle ossa, e sarà finito. Il corpo di lei presenta tagli, bruciature, lividi, ed ha anche un taglio sulla schiena, all'altezza del bacino.
Mi dirigo in collina, non c'è anima viva. Bene, non riuscirei a trovare il corpo da solo. Alzo le braccia, e dalle mie mani escono migliaia di demoni. Sono gli eserciti controllati dai demoni che abitano dentro di me. Si mettono a scavare, finché non trovano il corpo. Quello che una volta era una collina, adesso è un cantiere. Butto l'acqua santa sulle ossa, e qualcosa mi solleva da terra per buttarmi con forza giù. Mi lusso una spalla.
Sei ancora viva... Claire?
Ho il biglietto per l'eternità.
Come?
Segreto.
Come?

Segreto.
Mi costringi ad usare le maniere forti.
Non sentite quelli che dicono di sapere qualcosa, i fantasmi sono forti, relativamente, hanno il doppio delle forza fisica che avevano da vivi, ma possono volare, e non fluttuare, che è diverso, si vedono con difficoltà, sono spesso dei riflessi nell'aria, hanno una potente telecinesi e sono difficilissimi da uccidere per una persona. Anzi, no. Bisognerebbe buttare acqua santa sulle ossa. Ma quando non funziona... solo i demoni possono riprendersi gli spiriti.
Sir Killoth, iniziamo a giocare. Stavolta comando io però, mi diverte calarmi nei tuoi panni.
E così è, il mio corpo si incendia, ho il completo comando su di lui.
Le fiamme mi pervadono. Inizio ad incendiare l'aria, fino a colpire il fantasma. Adesso ho una fiamma danzante davanti. Lo posso colpire anche con i pugni, in questo corpo lo posso toccare. Riesco a prenderla per il collo, e la strangolo. I demoni possono uccidere gli spettri come gli esseri umani si possono uccidere da soli a mani nude. Lei sparisce. Io mi spengo, e vado in città. Molta gente davanti alla casa di Elisa, anche il barista, parlo con lui.
Che è successo?
Una tragedia. Il rene di Elisa è stato strappato, lo hanno trovato rinsecchito a pochi metri da lei. E' morta.
Il rene?
Si, glielo aveva donato Claire, quando era viva. Poveraccia.
Ho fallito la mia missione. Potevo chiedere. Potevo incantare il rene di lei, ed eliminare lo spirito, invece aggredendo lo spirito, che parlava di una presunta eternità, ho ucciso questa ragazza.


















3 gen 2013

Specter #8 Primus

Giorno 1

Sono stato convocato da Clint, come al solito. Ma questa volta mi ha intimato di tenere fuori Jennifer, almeno per ora. Il suo ufficio è colmo di fumo, sembra pieno di nebbia.
Clint?
Cazzo Mark.
Che è successo?
Mi è arrivato un video, dalla stazione di polizia di un posto dimenticato da Dio a poche miglia da qua.
Dove?
A sud caro mio. Ci andrai da solo, senza la rompicoglioni spastica. 
Che ti ha fatto?
Ha le tette ed un bel culo. In quanto donna è rompicoglioni spastica. In ogni caso, andrai a sud. a Tinton Falls.
Non ho idea di dove sia...
Neanche io, è un buco. Comunque non stiamo qui a discutere se andrai o no, stiamo qui per farti capire che cosa potresti trovare. Due poliziotti hanno trovato un bambino per strada, secondo il rapporto di quando lo hanno trovato, un bambino normale di circa tredici anni. Una volta portato alla stazione di polizia, è diventato un mostro deforme. Ma non pericoloso. Quindi ci hanno chiamato,  nel frattempo sono arrivati due tizi brutti in culo, mostri schifosi, che hanno fatto una strage e preso il bambino. Ecco una foto di loro. Brutti eh?

Sembrano usciti da un film fantasy... come hanno ucciso gli agenti?
Ecco, niente superpoteri, solo fucili da caccia. Ed un coltello da Rambo.
Uhm, quindi per ora sappiamo che in quella zona girano tre tizi, armati, mostruosi ma senza poteri. 
No, sospettiamo l'assenza di superpoteri. 
E perché non coinvolgo Jennifer?
Perché è possibile che sia molto pericoloso. Vorrei darle un periodo di relax. Sai, le donne hanno il ciclo.
Ah. Certo. Allora io vado... ma Jennifer ha il sidecar, io come faccio?
Hai un passaggio. 
Grazie.
Salgo sulla macchina, mentre viaggio con la mente, sognando una vacanza anche per me.
Arrivo la sera in un motel, e mi metto a dormire.

Giorno 2

Mi alzo lentamente. Ho qualcuno in camera, che mi fissa. Non porto la pistola per ovvi motivi, e non sono neanche particolarmente preoccupato. Solo infastidito. Apro l'occhio, e vedo una figura nera con un cappello, che smonta la televisione.
Chi cazzo sei?
Siamo noi.
Fetillat. Cosa vuoi?
Sento astio.
Cosa vuoi?

Aiutarti. Ho visto la foto.
Quindi?
Quindi il passato continua a perseguitarmi. Ah, ho trovato a terra un foglio giallo con sopra scritto "sono tornato", è post it?
Si...
E' un passo avanti.
Allora, il tuo passato?
A tempo debito. Sono solo ipotesi.
Andiamo a fare un giro?
Andiamo a fare un giro.
Usciamo dal motel, la gente ci guarda in modo infastidito. Tutti hanno qualcosa di fastidioso addosso, sento un fastidio scaturire da loro. Mi inizia un pesante mal di testa,
Mark andiamo a pranzare.
Si...
Ci sediamo ad un fast food. Non parlo.
Ho lavorato per gli uomini in nero una volta. Anche con i Nazisti, con i Fascisti, e con Stalin.
Ah.
La sua confessione mi lascia assolutamente stupito. Lo ha confessato con un'innocenza innata, come se niente fosse.
Sono vivo da troppi anni, e morire non è contemplato, troppo male verrebbe liberato. Ma in ogni caso, ho fatto molte cose, giuste o sbagliate. Dopo molti anni, Mark, devi capire che il bene ed il male, non continuano a rimanere bianco e nero, ma diventano un'unico grigio, con qualche velatura chiara o scura. A volte sono rimasto offuscato, imbrogliato, a volte ho confuso il mio cammino, a volte ho deciso di seguire quel cammino grigio scuro di mia iniziativa, per curiosità, e voglia di sapere. Le mie non sono scuse, ti sto solo spiegando i fatti.
Ah, beh sai, ho sospettato di te. E non mi sono fidato.
Non mi aspetto scuse in questo tavolo, solo spiegazioni.
Lo trovo giusto.
Ora ti spiegherò perché ti fa male la testa. Ma prima... saliamo sul tetto. Una presenza.
Saliamo sul tetto.
Un ragazzo che si allena. I miei poteri mi abbandonano.
Uomini in nero. A proposito, tu sai qualcosa?
No, assolutamente. Dalle fattezze... mi sembra un clone giovane della Patria.
Ci metterò poco.
Tranquillo.
Il clone mi viene incontro, e mi butta a terra con una facilità innata. Sottovaluto sempre certi avversari, cosa da non fare quando si tratta della Patria. Fetillat fa un passo avanti, pronuncia qualcosa, ed il clone prende fuoco, polverizzandosi.
Cosa hai fatto?
Mi rialzo, mentre mi ritornano i poteri.
Avresti perso. Andiamo al motel, hai bisogno di riposare.
Svengo.






Giorno 3

Mi risveglio a letto, pieno di energia. A terra, nella stanza, tutte rane morte. Sento dei rumori dal bagno. Fetillat ancora gioca con la televisione.
Mi spieghi questo schifo?
Subito. Durante la mia permanenza a Mosca, mi era venuta la voglia di fare un giro nei Gulag, E raccolsi qualche cavia, per provare a donare qualcosa di simile alla tua esplosione muscolare, ma i risultati non furono i migliori. I muscoli esplosero, donando solo un brutto aspetto deforme, ma senza la giusta potenza. Tutto questo lo feci con una serie di esperimenti elettrici. 
Ok, hai rovinato la vita ad altra gente.
Esatto. In ogni caso, questa comunità vive qua. E' la loro città, loro mi conosco. Un satellite che ho costruito, puntato qui, altera la loro forma, ma coperti da quel raggio, ritornano normali. Ho usato la televisione e queste rane morte per bloccare questo raggio. Esci Linda.
E dal bagno esce questa donna deforme, che quasi mi spaventa.
Vai via Linda.
Linda apre la porta, e ritorna normale.
Quel bambino si era perso. Dimmi Mark, aiuterai queste persone? Aiuterai me?
Si. Terremo il segreto.













18 dic 2012

Solvers #3

Pc del direttore Roger.

02/02/3002    15:32

Una moria signor presidente. Dopo Polly, abbiamo perso le tracce di Sanders e Cogan. Come da manuale, continueremo la nostra missione, con l'eventuale reclutamento di altri membri.
Attualmente abbiamo a disposizione gli agenti Cletus, Key e Tequila.
Dall'ultima missione Key ha avuto uno shock post traumatico pesante, visto che ha sentito la morte dell'ultimo degli Zaratan.
Attualmente ho mandato gli agenti Cletus e Tequila in Italia, precisamente a Milano, per delle stranezze che voglio verificare, per evitare i problemi della missione ARMSTRONG.
La copertura fornita a Tequila è quella di ambasciatore e dirigente NASA, con Cletus come guardia del corpo. La aggiornerò in seguito tramite aggiornamenti in tempo reale.


02/02/3002    16:48

Tequila e Cletus sono entrati nel museo di Astronomia a Milano, chiuso a molti, grazie alle loro abilità.
Per l'esattezza, Cletus è passato senza problemi grazie allo scudo di Beowulf, prestato da Key e Tequila ha scassinato una finestra, ma nessuno si è accorto di loro.

02/02/3002    16:52

I problemi nascono dalle nostre preoccupazioni, il frammento lunare. Le allego la missione ARMSTRONG.

11/04/1970
Rapporto del ritorno, unico sopravvissuto Jack Swigert, nostro agente sul campo. Gli astronauti hanno prelevato un campione di roccia lunare, ma sono stati attaccati da alcuni esseri, che hanno ucciso l'equipaggio di Swigert, conosciuto ai media, ed anche gli altri otto membri tenuti nascosti.


Quindi i nostri agenti si sono scontrati con questi esseri, allego le foto della missione del 1970.



Sembrano dei granchi primordiali.

02/02/3002 17:58

I miei agenti hanno trovato tracce dell'eventualità di invasione aliena. Si richiede l'isolamento preventivo dello stato italiano. Il frammento lunare portato a Milano contiene uno di quegli esseri. Tequila li ha chiamati Brachyura Louksna, noi possiamo anche chiamarli Granchi Lunari. Cletus è stato attaccato, ma ha combattuto bene, poi si è trasformato e ne ha mangiati un trentina, grazie alla lancia del destino abbiamo capito che questi esseri non hanno nervi o impulsi neurali, sono una specie mai "pensata" mentre Tequila è riuscito a bloccarne uno.

03/02/3002 09:01
Le allego la foto dei granchi lunari.


03/02/3002   03:03
Ovviamente scherzavo, era per alleggerire la tensione.


Attualmente l'alieno è in nostra custodia, ibernato. Attendiamo ordini.








Risposta del presidente
03/02/3002    19:42

Organizzi una missione lunare. Li ammazziamo tutti.








17 dic 2012

Specter #7 Secundus

Oggi è il mio primo giorno ufficiale da supereroe. Mi chiamo B Port. Volevo essere Black Bolt, ma per forza di cose, sono diventato B Port.
Ho una missione segreta in pratica, una cosa che mi dovrò portare nella tomba: Ho preso il posto di un viaggiatore temporale, devo condurre Mark Tenore, meglio conosciuto come Specter verso il suo destino. So tutto, le gioie, i dolori, i lutti, ma non posso intervenire, e mi devo sempre comportare come se una cosa fosse nuova per me. Anche se sorge una domanda, e se cambiassi il futuro? Potrebbe migliorare?
Nel frattempo me lo sono migliorato da solo, partendo dal costume.
Ho usato un materiale, una specie di polimero che ho trovato in casa, con una B sopra, forse un regalo del B Port originale, la sua eredità. Ma il suo costume era diverso, di molto. Visto che faccio un lavoro per il governo molto importante, dopo il fallimento del programma THOR, mi hanno dato tre mesi di ferie. Tre mesi in cui posso fare del mio meglio come eroe. Salto sui tetti, è una liberazione, capisco molti degli eroi che lo fanno, l'aria sotto la maschera è qualcosa di fantastico. Mi accorgo di qualcosa, sono seguito.
Mi nascondo nell'ombra, ed aspetto. A quando l'evoluzione che mi aveva promesso B Port?
Una figura che vola, la riconosco subito, Birdie.
Birdie, la mia memoria mutante mi aiuta a ricordare ogni cosa di lui. Ex Marines, dotato di una tuta che gli permette di volare, poi si è sottoposto ad un trattamento top secret, che lo ha potenziato fisicamente, quindi ora può lievitare, ha una vista appunto da falco, e fastidiosi artigli alle mani. Utilizza gadget, e soprattutto dei robot tondi o a disco, che lo aiutano nel combattimento. Si presenta come spalla di serie B di Owl, ma sarebbe una bella lotta tra i due. Si ferma su un palazzo, mi cerca.

Io striscio tra le ombre, a quanto pare questo costume si adatta al buio, donandomi un mimetismo perfetto. Striscio, per trovarmi sotto a Birdie, e lo colpisco sul collo con il mio rampino. Lui si spaventa e sfreccia verso l'alto, io rimango attaccato. Cerca di staccarsi da me, e quasi ci riesce, volando storto, facendomi sbattere, ma alla fine si arrende e casca su un tetto, di schiena. Io casco in piedi.
Codardo!
Mi stavi seguendo.
Si, non sei registrato. Ti devo arrestare.
Provaci. 
Scatta in avanti con una velocità pazzesca, evito per un soffio la sua mano artigliata, avrebbe potuto uccidermi. Solo adesso comprendo veramente la situazione nella quale mi sono messo. Non si tratta di maschere e gloria, ma di vita o di morte. Voglio giocare al gioco del falco. Mi butto di sotto, lui mi segue, è più veloce di me, ma il mio planare a foglia mi aiuta a non fargli prendere una buona mira. E mi nascondo di nuovo nell'ombra di qualche palazzo. Lui mi cerca, manda anche i suoi artefatti, analizzano ed attaccano, ma non possono trovarmi nelle pieghe dell'oscurità. Posso anche andare via. Non sono ai suoi livelli, il mio scopo era quello di farmi notare. Lascio la mia firma sul muro.

Il giorno dopo






22 nov 2012

Specter #7 Primum

Sono stato convocato da Creed. Una faccenda di merda, come la definisce lui.
Clint?
Siediti, adesso ti narrerò di una serie di sfortunati eventi accaduti questa settimana.
E dimmi.
Vittima numero uno, Fabio Firenzi, un tossico. Credendo che il mangime per uccelli semi di papavero fosse lo stesso di Semi di oppio, ci ha fatto una poltiglia e se l'è messa in vena. Morto. Marcus Anderson, morto insieme a Leonard Wayne. Una coppia gay, stavano facendo un gioco di coppia. Leonard ha messo un criceto nel culo di Marcus, poi per tirarlo via, gli ha messo nel culo un tubo, e per trovarlo ha acceso un fiammifero. I gas nello stomaco di Marcus hanno dato fuoco al viso di Leonard che è morto.
E Marcus?
E' esploso, ovvio. Poi, Klaude Fons, schiacciato da una macchinetta delle merendine, per averla scosso troppo. Uno sterminio, la famiglia Marin, otto persone morte per salvare un pollo.
Un pollo?
Si, un pollo è caduto nel pozzo, i primi tre esponenti.. Micol la prima, gli altri non mi ricordo, sono scesi, non riuscendo più a risalire. Poi gli altri sono scesi per aiutarli, due sono affogati non sapendo nuotare, uno salendo è scivolato ed ha sbattuto la testa, gli altri sono morti di fame. Maurice, famoso per essere il sosia di Andy Garcia, mentre puliva il fucile otturato, ha avuto la bella idea di fare luce con l'accendino, non pensando che l'otturazione fosse data dalla polvere da sparo residua...
Hey, parliamo di gente intelligente.
Aspetta, non ho finito, sto ridendo.
Ok.
Un tipo, Paul Hayne ha avuto la splendida idea di fare sesso con la ragazza Glenda sopra la ringhiera di un balcone al trentaduesimo piano di un palazzo.
Ok. Mi hai chiamato per questo?
No, sono gli antipasti dei morti oggi, prima di portarmi l'ultimo.
Sono pronto adesso.
Allora, un nostro agente, Henry Lee, ha trovato una bambina piccola di nove anni per strada, durante l'interrogatorio Henry Lee ha fatto un volo di venti piani. Ora, sappiamo che una bambina di nove anni non poteva buttare dal palazzo un agente di polizia con passato di wrestler e lottatore di MMA, quindi che facciamo?
Che facciamo?
Interroghiamo la bambina.
La devo interrogare?
Ci ho già pensato io. Ha detto che durante l'interrogatorio, ci stava un terzo uomo. Ho pensato ad un teletrasporto, visto che ormai quando mi affaccio dalla finestra vedo froci vestiti in latex che saltano sui tetti, ma sui video, non ci stava nulla. Quindi la bambina, stronza, ci ha fatto un suo identikit. Otto ore per un cazzo di volto, in ogni caso, il volto descritto, è stato quello di Lee Sheldon.
Dovrei conoscere Lee Sheldon?
No, è un nostro agente morto nove anni fa.
Come?
Ho indagato, ed ho parlato con il suo vecchio collega, tale Stagger Lee. E ci ha confermato effettivamente che Lee Sheldon è stato ucciso da una banda di strada nove anni fa. Ed adesso passo la palla a te, è sabato, sono le undici, e dovevo stare a pescare le trote con le bombe a mano due ore fa. Ti saluto.
E senza molti discorsi, si alza e mi lascia solo. Dovrei chiamare Jennifer. Mi alzo, per andare alla cornetta, e già mi trovo Jennifer dietro le spalle.
Buongiorno. Ascolta, mi ha chiamato Clint e...
Mi ha svegliato alle sei di mattina con la sua cazzo di lista di merda.
Il resto lo sai?
Si, andiamo da Stagger, l'ho chiamato, ci dobbiamo vedere ad un bar qui dietro.
Andiamo.
Mentre ci avviamo, assistiamo ad una scena interessante. Quelle da film, un tizio viene investito, lui fa un volo di una decina di metri, e viene schiacciato da un pianoforte.
Cosa? Ma... succede solo nei film!
Mark... viviamo in un cartone animato e non me ne sono accorta?
Andiamo a vedere.
Fermo.
Perché?
Ci sta Elisa Day.
E chi sarebbe Elisa Day?
E' la bambina che ha assistito alla morte di Henry Lee. Andiamo da lei...
Si.
Passa un tir, attraversiamo la strada e la bambina sparisce. Noto un foglio di carta, mentre Jennifer va a vedere il morto.
Jennifer, ma qui ci sta scritto che Stagger Lee... è un documento della polizia, Stagger Lee era in affari con Valerio Toscani, che aveva una compagnia di assicurazione. Insieme si sono messi in affari, per fare una truffa, tra Stagger, Valerio Toscani e Lee Sheldon. Ed oggi è morto il fratello di Valerio!
Ho un presentimento, aspetta.
Jennifer va dal cadavere, e torna subito, con una faccia spaventata.
Mark, cazzo...
Eh, te lo do dopo, però ora dimmi.
E' Valerio Toscani.
Ma che cazzo.
Andiamo ad informarci presso la gente vicina a loro. Aspetta che mi faccio dare l'indirizzo della moglie di Stagger Lee. Salve, agente Strast, mi mandate via mail i dati di Stagger Lee? Grazie.
Aspettiamo due minuti, ed arriva la mail.
Qui siamo veramente in un film, troppe coincidenze.
Cioè?
La moglie di Stagger Lee, Ramona, è la vedova di Lee Sheldon.
Mi prendi per culo? Il prossimo è Bruce Lee?
No Mimì.
Non andiamo da lei, le cose sono semplici. 
Cioè?
Elisa Day, è la reincarnazione di Lee Sheldon. Facile.
La tua è una teoria strana lo sai? 
La posso verificare tranquillamente.

Quando esco la notte mi sento vivo. Io sono Specter,  Mark Tenore è la mia maschera.
Vado a casa della bambina, Elisa Day, entro dalla finestra, lei è sveglia.
Elisa Day?
Tu sei Specter?
Si.
Vuoi uccidermi?
Non credo.
Non è che mi rassicuri molto.
Mi sono vestito chiaro per non metterti paura, apprezza.
Ho nove anni!
Mh.
Cosa succede?
Dimmelo te... che ti dice il nome Lee Sheldon?
Io... io... Sheldon...
Si...
Sheldon dice una cosa....
Cosa?
Dice che tu...
Io?
Non hai fatto nulla di male...
Bene.
Ma devi andare via.
Vengo scaraventato dalla finestra con una forza allucinante, ma atterro su un materasso. Un materasso in mezzo alla strada? Dovrei essere Eddie Murphy? Poteri ammazzarla ma ha nove anni. Non sarebbe carino.

Il giorno mi vedo con Jennifer.
Confermo il fatto che Sheldon sta nel corpo della bambina.
Quindi esistono i fantasmi?
E' un discorso lungo, ti vorrei far parlare con Fetillat ma, meglio di no.
Perché?
Umpf... ho il dubbio che in giovinezza abbia collaborato con i miei nemici.
Ah... non voglio scendere nel dettaglio con le doman... telefono, aspetta. Strast. Si? Cosa? Arriviamo.
Aspetta, l'assassino è il maggiordomo?
Elisa Day è volata dalla sua camera, e sta in casa di Stagger Lee. Andiamo?
Si... ah una cosa, ora ricordo, sai quando hai la sensazione della presenza di qualcuno, come se la vedessi con la coda dell'occhio?
Si.
Ho visto... forse, una persona in camera, con un Dogo Argentino.
Mh. Vedremo. Forse non è posseduta, lui la accompagna solo. Andiamo.

Ci troviamo davanti alla casa di Stagger Lee, Ramona è fuori dalla casa, che ci prova con qualche poliziotto. Noi entriamo lentamente, Elisa in mezzo alla sala che con qualche telecinesi tira ogni cosa a Stagger, sanguinante a terra. La elettrifico, senza farmi vedere da Stagger.
Cazzo è una bambina!
Eh ho capito, ma io mi sono rotto i coglioni.
Prendo Stagger per il collo.
Lee Sheldon, confessa, ora.
La truffa delle assicurazioni... Lee non voleva collaborare... è morto...
Lo sappiamo, come?
Sbranato dai cani di una gang Portoricana che abbiamo pagato...
Bene.

La fine della storia è gradevole. Elisa non ha più sentito Lee Sheldon, mentre Stagger Lee sta in carcere, per scontare trent'anni. Tutto bene quel che finisce bene.


















9 nov 2012

Specter #6

Un freddo tagliente sui tetti questa notte.
Ogni goccia di pioggia sembra una lama di rasoio.
Poi qualcosa mi spinga di sotto. Davanti a me una specie di militare, con le braccia metalliche. Apre la bocca e mi spara un raggio dalla bocca, ma rieco ad evitarlo.
Braccia meccaniche, superforza...
Quasar?
Mh.
X Quasar allora. Esperimento anche te?
Mh.
Non parli eh?
E' giunta l'occasione di scatenare i miei poteri, la prova, per vedere se sono più forte io o Quasar.
Incanalo tutta l'energia del mio corpo sul palmo della mia mano, facendo uscire un raggio viola, che lo colpisce in pieno.
Lui viene scaraventato via dalla strada, spaccando dei muri dei palazzi vicino. Dopo qualche secondo, ritorna, volando verso di me e colpendomi con il pugno, poi vola verso l'alto. Faccio lo stesso, ed iniziamo una scazzottata in aria. Lo elettrifico, e gli metto un pugno in bocca, slogandogli la mascella, e libero tutta la mia energia. Quella che il Quasar originale chiamava energia cosmica. Cadiamo a terra.
Io sono esausto. Fortunatamente trovo un generatore di corrente che mi carica un minimo. Striscio verso il tizio. Sembra morto, ma dal fumo che esce dalla sua bocca, capisco che respira.
Allora?
Ugh...
Non parli eh?
Spunta sangue, mi casca una goccia sulla mano. Addio poteri principali.
Ora capisco...
Cosa?
L'odio... tu morirai...
Con le mie ultime energie, esplosione muscolare sul singolo braccio, e lo colpisco sul petto, uccidendolo.

22 ott 2012

Solvers #2

Giornata fiacca. Non abbiamo avvistamenti da tanto. Mi correggo. Era una giornata fiacca e non avevamo avvistamenti da tanto. Ora è diverso. Abbiamo avuto segnalazioni sulla costa indiana di arpie morte.
Qui Sanders, mi trovo con Cogan. Mi aggiornate?
Sanders, non ne abbiamo idea. Abbiamo trovato un'insolita attività sismica. Mandiamo le coordinate.
Io e Cogan ci dirigiamo su una vecchia Audi rubata da quelle parti. Non parlo molto con Cogan, mi urta la sua poca cultura, quasi mi manca Polly.
Arriviamo sul luogo, sparo in alto e faccio evacuare la città. Cogan mi aiuta con i suoi turbini. Forse non accetta i miei metodi, ma non me ne frega un cazzo. Ed ecco che adesso viene il bello. La terra trema.
Che succede?
Mh. Sono... Arimaspi. Come Ciclopi, ma più piccoli. Amano l'oro.
Come si ammazzano?
Colpendo forte. 

Corro verso il primo che è uscito, e gli sparo sulle palle. Cade a terra. Cogan inizia a combattere con altri due. Ne esce un secondo, con in mano una clava. Gli sparo dentro l'occhio, cade anche lui. Rimangono sei colpi. Cinque, per colpire in testa quello dietro Cogan. Quattro, sulla rotula di uno, il proiettile non si rompe e colpisce un'altro sulla gola. Quattro colpi rimasti. La terra trema di nuovo. Dovrò impegnarmi. Un proiettile buca quattro gole, uno due occhi, tre nel fegato. Ultimo colpo. Colpisco l'ultimo nell'occhio. Sono senza colpi, corro verso uno di questi, che mi colpisce con una clava in pieno fegato. Cado a terra. La pelle polverizzata che mi casca dalla testa. Mi guarda stranito. Non ha mai visto nulla come me. Gli poggio la mano sulla bocca. Una botta ectoplasmatica, come la chiamo io, e muore sul colpo. Mi giro a vedere Cogan.
Cogan, in versione Simbad, agilissimo. Buon per lui. Ma fa l'errore fatale, si distrae, viene colpito. Gli Arimaspi rimasti mi vedono e scappano. Io mi avvicino al corpo di Cogan.
Che devo dire?
Ung...
Muore. E si trasforma, diventando il vecchio Nemo. Sorrido, e me ne vado.
Non è cortese andare via.
Eh?

Sono il Capitano Nemo.
Nemo?
Si, io e Simbad dividevamo il corpo. Ora sono rimasto solo io. Ma sono a conoscenza di tutte le vicende accadute.
Ah. Beh, dobbiamo entrare dentro e...
Certo. Per il ritorno, suggerisco di usare il mio Nautilus.
Ah, meglio dell'aereo, credo.
Crede bene.
Entriamo nel rifugio degli Arimaspi. Il mio sesto senso si mette in moto. Qualcosa di fin troppo sinistro.
Ho atteso a lungo.
Lo sapevo.
Sapevi cosa?
Nel 1500, Rumulunusutukuvunuzulo, l'ultimo Brahmaparush esistente. Sparito dalle cronache, curiose le morti accidentali nei villaggi qui vicino, tutti sulle rotaie, senza cranio.
Già, l'ultimo per poco. Guardate.
Ci mostra un bozzolo luminoso, che emette una strana energia. Magica, direi.
Tu sei... Sanders. Lo spettro umano, giusto? E tu?
Il Capitano Nemo. 
Ah. Piacere. Volete aiutarmi?
A farti ricreare la tua schifosa razza di spaccateschi e mandare il mondo alla rovina?
Lo prendo come uno no?
Gli lancio una granata. Avevo una granata.
Nemo, prendi il bozzolo e corri.
Perchè?
Sono immortali, l'unico modo per vincere è scappare o bloccarlo. Io lo blocco. 
Va bene. La aspetterò dieci minuti.
Vai!

Nemo.

Esco fuori con il bozzolo. Adesso non mi rimane altro che...
BOM.
Diamine! Sanders! Sandeers!
Aveva altre granate. Ecco come voleva bloccarlo. Una preghiera, e vado verso il posto dove ho parcheggiato il mio Nautilus, oltre 400 anni fa. Con il bozzolo sulla schiena, senza la possibilità di avvertire nessuno.