3 gen 2013

Specter #8 Primus

Giorno 1

Sono stato convocato da Clint, come al solito. Ma questa volta mi ha intimato di tenere fuori Jennifer, almeno per ora. Il suo ufficio è colmo di fumo, sembra pieno di nebbia.
Clint?
Cazzo Mark.
Che è successo?
Mi è arrivato un video, dalla stazione di polizia di un posto dimenticato da Dio a poche miglia da qua.
Dove?
A sud caro mio. Ci andrai da solo, senza la rompicoglioni spastica. 
Che ti ha fatto?
Ha le tette ed un bel culo. In quanto donna è rompicoglioni spastica. In ogni caso, andrai a sud. a Tinton Falls.
Non ho idea di dove sia...
Neanche io, è un buco. Comunque non stiamo qui a discutere se andrai o no, stiamo qui per farti capire che cosa potresti trovare. Due poliziotti hanno trovato un bambino per strada, secondo il rapporto di quando lo hanno trovato, un bambino normale di circa tredici anni. Una volta portato alla stazione di polizia, è diventato un mostro deforme. Ma non pericoloso. Quindi ci hanno chiamato,  nel frattempo sono arrivati due tizi brutti in culo, mostri schifosi, che hanno fatto una strage e preso il bambino. Ecco una foto di loro. Brutti eh?

Sembrano usciti da un film fantasy... come hanno ucciso gli agenti?
Ecco, niente superpoteri, solo fucili da caccia. Ed un coltello da Rambo.
Uhm, quindi per ora sappiamo che in quella zona girano tre tizi, armati, mostruosi ma senza poteri. 
No, sospettiamo l'assenza di superpoteri. 
E perché non coinvolgo Jennifer?
Perché è possibile che sia molto pericoloso. Vorrei darle un periodo di relax. Sai, le donne hanno il ciclo.
Ah. Certo. Allora io vado... ma Jennifer ha il sidecar, io come faccio?
Hai un passaggio. 
Grazie.
Salgo sulla macchina, mentre viaggio con la mente, sognando una vacanza anche per me.
Arrivo la sera in un motel, e mi metto a dormire.

Giorno 2

Mi alzo lentamente. Ho qualcuno in camera, che mi fissa. Non porto la pistola per ovvi motivi, e non sono neanche particolarmente preoccupato. Solo infastidito. Apro l'occhio, e vedo una figura nera con un cappello, che smonta la televisione.
Chi cazzo sei?
Siamo noi.
Fetillat. Cosa vuoi?
Sento astio.
Cosa vuoi?

Aiutarti. Ho visto la foto.
Quindi?
Quindi il passato continua a perseguitarmi. Ah, ho trovato a terra un foglio giallo con sopra scritto "sono tornato", è post it?
Si...
E' un passo avanti.
Allora, il tuo passato?
A tempo debito. Sono solo ipotesi.
Andiamo a fare un giro?
Andiamo a fare un giro.
Usciamo dal motel, la gente ci guarda in modo infastidito. Tutti hanno qualcosa di fastidioso addosso, sento un fastidio scaturire da loro. Mi inizia un pesante mal di testa,
Mark andiamo a pranzare.
Si...
Ci sediamo ad un fast food. Non parlo.
Ho lavorato per gli uomini in nero una volta. Anche con i Nazisti, con i Fascisti, e con Stalin.
Ah.
La sua confessione mi lascia assolutamente stupito. Lo ha confessato con un'innocenza innata, come se niente fosse.
Sono vivo da troppi anni, e morire non è contemplato, troppo male verrebbe liberato. Ma in ogni caso, ho fatto molte cose, giuste o sbagliate. Dopo molti anni, Mark, devi capire che il bene ed il male, non continuano a rimanere bianco e nero, ma diventano un'unico grigio, con qualche velatura chiara o scura. A volte sono rimasto offuscato, imbrogliato, a volte ho confuso il mio cammino, a volte ho deciso di seguire quel cammino grigio scuro di mia iniziativa, per curiosità, e voglia di sapere. Le mie non sono scuse, ti sto solo spiegando i fatti.
Ah, beh sai, ho sospettato di te. E non mi sono fidato.
Non mi aspetto scuse in questo tavolo, solo spiegazioni.
Lo trovo giusto.
Ora ti spiegherò perché ti fa male la testa. Ma prima... saliamo sul tetto. Una presenza.
Saliamo sul tetto.
Un ragazzo che si allena. I miei poteri mi abbandonano.
Uomini in nero. A proposito, tu sai qualcosa?
No, assolutamente. Dalle fattezze... mi sembra un clone giovane della Patria.
Ci metterò poco.
Tranquillo.
Il clone mi viene incontro, e mi butta a terra con una facilità innata. Sottovaluto sempre certi avversari, cosa da non fare quando si tratta della Patria. Fetillat fa un passo avanti, pronuncia qualcosa, ed il clone prende fuoco, polverizzandosi.
Cosa hai fatto?
Mi rialzo, mentre mi ritornano i poteri.
Avresti perso. Andiamo al motel, hai bisogno di riposare.
Svengo.






Giorno 3

Mi risveglio a letto, pieno di energia. A terra, nella stanza, tutte rane morte. Sento dei rumori dal bagno. Fetillat ancora gioca con la televisione.
Mi spieghi questo schifo?
Subito. Durante la mia permanenza a Mosca, mi era venuta la voglia di fare un giro nei Gulag, E raccolsi qualche cavia, per provare a donare qualcosa di simile alla tua esplosione muscolare, ma i risultati non furono i migliori. I muscoli esplosero, donando solo un brutto aspetto deforme, ma senza la giusta potenza. Tutto questo lo feci con una serie di esperimenti elettrici. 
Ok, hai rovinato la vita ad altra gente.
Esatto. In ogni caso, questa comunità vive qua. E' la loro città, loro mi conosco. Un satellite che ho costruito, puntato qui, altera la loro forma, ma coperti da quel raggio, ritornano normali. Ho usato la televisione e queste rane morte per bloccare questo raggio. Esci Linda.
E dal bagno esce questa donna deforme, che quasi mi spaventa.
Vai via Linda.
Linda apre la porta, e ritorna normale.
Quel bambino si era perso. Dimmi Mark, aiuterai queste persone? Aiuterai me?
Si. Terremo il segreto.













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