Squilla il telefono, una voce femminile indefinita, che mi chiede di andare alla stazione di polizia. Ci vado, ovviamente smascherato.
Hey.
Hey.
Anche Jennifer seduta, mi saluta con un cenno della mano.
Che abbiamo?
Una rapina in gioielleria. Mi dovete aiutare.
Qualcuno con superpoteri?
Il fatto è strano. Una rapina in banca standard, due morti, gioielli Cartier e Bulgar trafugati.
Quindi noi?
Senti, a me già stanno sul cazzo le donne, quindi quando parli alza la mano.
Clint?
Scusate. Sono nervoso. Sulla rapina è stato scritto un messaggio. Con il sangue. Ha usato il dito del direttore come penna. Il messaggio diceva "il credo finirà".
Mh. Il credo... Creed.
E' una minaccia velata?
Vi racconterò una storia. Quindici anni fa, ho arrestato un criminale, di nome Fabio Zinias. Un rapinatore ed assassino, che lasciava messaggi per sfottermi. Il Credo mi colpirà, il Credo sparirà, tutti perderanno il Credo. Cose simili. Eh... l'ho arrestato.
Quindi?
E' stato giustiziato con la sedia elettrica sette anni fa.
Un millantatore?
E' qui che entrate voi. L'ortografia, per quanto fatta alla cazzo di cane, è quella. Adesso, Tenore e Mutandine, dovrete indagare voi. Ah... credo... dovete vedere un video.
Clint spinge un pulsante, e parte un video sullo schermo. Clint esce dalla stanza.
Si vedono scene confuse, poi delle figure. Clint giovane, quindi anni più giovane. Poi un tizio che tiene una ragazza in ostaggio, ed in mezzo un agente della polizia. Clint lo ha sotto tiro, ma esita. Esita per l'ostaggio. Fabio con una mossa azzardata spara in testa alla ragazza e poi all'agente di polizia. Clint gli spara sulla rotula, staccandogli lo stinco dal resto del corpo. Conoscendo Creed, ha ancora i sensi di colpa.
Il video finisce, e Clint ritorna dentro.
Durante il processo ha giurato di uccidermi.
Noi andiamo a trovare il suo compagno di cella.
Lo troverete nel miglio verde.
Il film?
Uhm. Si chiama ultimo miglio quello dei condannati a morte. a Rykers il pavimento è verde, e così lo hanno chiamato miglio verde, come il film.
E' un condannato eh? Quindi non ha nulla da perdere.
Potrebbe non parlare.
Potrebbe torturarlo.
Questa è una buona idea.
Dico, mentre guardo il culo a Jennifer. Arriviamo, lei mostra direttamente tutti i permessi del caso, io mi faccio portare direttamente nella cella.
Fabio Zinias.
Non sono io lui... lui...
Si lo so. Tu sei Mark Anderson, il suo compagno di cella.
Non... non parlerò.
Lo prendo per il collo, e lo sbatto sulle sbarre metalliche della cella. Poi ci mando una piccola scossa elettrica. Lui urla, si muove. Ma non riesce a divincolarsi dalla presa.
Ti aspetterà questo. Io però posso andare avanti per giorni.
Ma sei pazzo! Non stiamo a Guantanamo!
E sticazzi?
No ok, ok, parlo!
Si siede, e mi guarda terrorizzato. Ma non per colpa mia.
Non è morto. Non è morto.
Chi?
Zinias! Non è morto! La sera in cui è stato dato per morto! E' vivo! Eh... ascolti. Il Dr Blood, quello di Agony City. Dieci anni fa, aveva messo qui un suo allievo, il Dr. Kimmer.
Quindi?
Ho visto il Dr. Kimmer staccare il braccio di Zinias.
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