13 mar 2012

Carter la Bestia Immortale.

Con Shenya ormai il dialogo è ridotto a zero.
L'ho mai amata? Dopotutto l'ho sempre cornificata e lei non mi ha mai scoperto. O forse fa finta di non sapere nulla. Santa donna. Grazie a lei vivo in quella villa fantastica. Fatto è che adesso non ho voglia di pensarci, sto cercando quelli che Post it definisce immortali. Non ho ben capito cosa o chi sono, se ricordo bene degli esseri umani che si sono evoluti prima. Secondo le ricerche di Post it, è una specie di ex gladiatore romano, poi è passato all'impero di Gengis Khan, generale Francese durante la prima guerra mondiale, gerarca nazista ed adesso contabile per una branca esterna degli uomini in nero, mentre la sera si diverte a combattere nelle gabbie clandestine.
Per l'occasione ho anche chiamato Red Fox, che si presenta con il suo vecchio costume e qualche fucile.
Lo cambierò il costume.
Perché? E' un marchio.
Il mio fucile è il mio marchio.
Sorrido, e ci avviamo verso la gabbia clandestina. Ovviamente senza maschere. Siamo solo due che se la vogliono spassare, e sul ring vediamo Carter la Bestia immortale. 
Sento come i miei poteri mi abbandonano, ma questa volta non mi scoccia la cosa, mi piace.
Quando Carter finisce, lo seguiamo e ci mettiamo le maschere, e diamo inizio alla rissa. O almeno ci provo, Red Fox prova a sparargli, ma la ferita si chiude in circa tre secondi. Carter ci salta addosso, e ci picchia forte. Quasi tremila anni di esperienza di combattimento, quasi mi uccide con un pugno sulla gola, ma riesco ad elettrificarlo e farlo svenire. 
Perché non lo hai elettrificato prima?
Volevo divertirmi.

Ma ci stava per ammazzare cazzo!
Eh, che te lo dico a fare...
Con il primo immortale è andata facile, qua faccio una cosa diversa. Lo portiamo a Little Venice. Tutti quei canali fogniari scoperti. Lo incateniamo e gli facciamo le scarpe di cemento. Poi lo buttiamo dentro l'acqua. E' brutta la vita eterna quando la passi ad affogare. 

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