27 feb 2012

Le previsioni dicono brutto.

Da quanto mi ha detto Jennifer, Creed ha iniziato una mezza sparatoria dentro il distretto di polizia, per poi licenziare dodici tizi.
Vecchi, amici, giovani, mariti, bisognosi, non ha guardato in faccia a nessuno, a volte mi chiedo quanto possa far male il collo con il peso della corona.
Mi sento particolarmente malinconico, mi sento molto fantasma di me stesso, un piccolo Casper perduto in un castello gigante.
Il cielo si tinge di lilla, pochi sanno che è un fenomeno frequente. Onde elettromagnetiche, che si legano alle nuvole, causando tempeste elettromagnetiche. La rete telefonica si blocca, stesso destino per internet. L'etere si mescola, quindi su un canale si rischia di vedere due trasmissioni, e soprattutto i morti ammazzati ritornano.
Cammino per i tetti di Little Venice, delle luci attirano la mia attenzione.
Agenti di polizia morti, a terra. Uno solo è vivo, scendo  a parlargli.
Cose è successo?
Specter!
Si, sono io. Calmo. Cosa è successo?
Stavamo portando via le ultime cose, quando qualcosa ci ha aggredito. Ha detto che non dovevamo toccare le sue cose.
Uhm. Vai a casa. 
Chiamo gli altri?
No, tornate domani per i cadaveri.
Non sono l'unico spettro che gira questa notte. Non capita spesso, ma ogni tanto, Scarface ritorna. Lui è morto, ma una microscopica parte della sua essenza cibernetica ancora viaggia nel mondo. Una mail, uno spam. Uno spam potente.
Lo vedo, seduto mentre sfoglia una rivista e beve birra da supermercato.
Non ti sei stufato di questa esistenza?
Specter. Ti stavo aspettando. 
Bel corpo, vecchio eh?
L'ho creato nel periodo del proibizionismo.
Immagino quanto possa funzionare bene.
Lo vedrai.
Lento, ma allo stesso tempo veloce, legnoso ma agile si alza, per colpirmi con un pugno, che mi rigira la testa di quasi 360 gradi, lasciandomi a terra.
Riprendo coscienza dopo qualche minuto, lui mi guarda, seduto.
Io sono stupido, mi scelgo come avversario il masochista immortale.
Tsk.
Ti ho sorpreso eh? Vedi, è il corpo più forte che mi sia mai fatto, ma non potevo mica andarci in giro no? Pensa, è anticarro. Purtroppo questi tubi in faccia sono totalmente anti estetici. 
Già.
Adesso cosa facciamo? Ti liberi, ci scazzottiamo, e vediamo il primo che crolla?
Sai benissimo che ti posso tenere testa.
Ah, ti prego.
Un piccolo bip attira la mia attenzione, sono seduto sopra una scatola. Odora di polvere da sparo. Esplodo. Nell'esplosione riesco a vedere il crollo del pavimento, lui crede di avermi bloccato. Il mio corpo diventa una specie di ferro temprato, l'unico materiale che mi viene in mente per salvarmi da questa situazione. La palazzina crolla. Lui non si aspetta di vedermi ancora davanti a lui. Non conosce tutti i miei poteri. Lui si è sempre fermato al sangue acido ed al fattore rigenerante. Forse anche i fulmini. La massa muscolare? Non ricordo. Ma non ha mai capito l'adattarsi.
Cosa?
Lo colpisco anche io con un pugno. Sono di ferro, e lo mischio assieme all'esplosione muscolare, e lo elettrifico pure. Forse non ha mai ricevuto un colpo così forte in vita sua, tranne quando l'ho ucciso.
Eri sicuro di vincere. Tu ed il tuo cazzo di corpo anticarro. Ti farò un favore Scarface. Ti ucciderò di nuovo, per evitarti la solita onta. Questa volta hai avuto fortuna a ritornare nel tuo corpo e...
Non è normale. Mi sta facendo la linguaccia. Storce il collo. Elettricità dall'occhio che gli cade. Fuoco dalla schiena. Il corpo cade, ed esplode. Anticarro un par di palle. Ed anche questa volta, Scarface è stato distrutto, anche se mi rimane lo stesso quella sensazione di vuoto.
 

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