28 giu 2011

Il sigaro Cubano

Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip. Bip.
Questo maledetto coso non la smette di rompere.
Post - it me lo aveva detto, anzi, scritto. "Non farti il cercapersone, ti romperanno le palle" e così è. 
Fortunatamente, il numero lo ha solo Creed. Chissà che vuole. 
Prima di uscire, faccio colazione come non la facevo da tempo. Bacon, uova, fragole, torta di mele, e coca cola. 
Poi esco. Nella stazione sono tutti tesi. Clint mi aspetta con del caffè, ma non lo bevo, non amo mischiare.
Allora allora, che abbiamo nonno?
Omicidi vari. 
Vittime illustri?
No, perfetti estranei. Un commercialista di Agon City, un mimo della Cappadocia, una scrittrice del New Jersey, un cantante di Chicago. 
Ah. Uccisi in modo spettacolarmente orrido?
Mi siedo, ed addento una mela.
No. Colpo in testa, coltellata... questa affogata ed il cantante bruciato.
Omicidi normali. Come li colleghi?
Un sigaro Cubano.
Sono ancora illegali?
Devi trovare un collegamento tra di loro.
Facile, tralasciando l'odio comune per i mimi. 
Si?
Un sigaro. Come firma lascia un sigaro. Quindi abbiamo due piste, o è la firma dell'assassino, perchè si vuole far chiamare Sigaro, o loro hanno un collegamento con il sigaro. 
Ti seguo.
Quindi controlliamo a fondo se non si conoscoscevano. Ed ipotizziamo una vittima. Agon, Cappadocia, New Jersey, Chicago. Uno schema particolare. Una freccia? La punta starebbe sulla Cappadocia. Ma dove minchia stà la Cappadocia?
Non saprei.
Bene. Allora controlla i loro viaggi. Magari sono andati tutti e cinque da una parte in comune.
Dici che hanno fatto un danno in un posto in comune?
Può essere. Poi, altre cose che mi vengono in mente. Sigaro. Sigaro. Fumano?
Mi informerò.
Bene. Fammi sapere...


[Continua]

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