18 apr 2011

Un folle folle corsa

Shenya non mi ha toccato tutta la notte. Non perché io abbia fatto qualcosa. Nel senso, non mi ha scoperto durante le mie scappatelle.
Ha visto che ero un uomo finito e sfinito. La mattina lei passa il tempo ad allenarsi nel suo dojo, non la devo disturbare. Vado a fare colazione, preparandomi quattro hamburger con sottiletta sciolta sopra, fragole e pepe. Sul giornale leggo solo di Scarface. Possibile che sia stato tutto un sogno? Una fantasia? In terza pagina parla di una rapina, con l'Unirobot come criminale. Probabilmente sta' iniziando ad avere una sua indipendenza dal fratello di Shenya.
Esco presto, per schiarirmi la mente. La serata di ieri è stata particolarmente stressante, ancora non mi capacito dei vari incontri. Vado a spendere buona parte del mio stipendio in fumetti, videogiochi, vini Italiani e merendine ipocaloriche. Le nanofregnacce sono affamate.
Sto' fuori fino a sera tardi senza neanche rendermene conto. Già che ci sto', faccio uscire Specter.
Ed appena faccio un passo, mi ritrova a terra con il collo spezzato. Riesco a vedere con la coda dell'occhio l'Unirobot, solo la parte forte. Con una capriola in aria atterra anche un poliziotto che passa lì vicino. Colpendomi da dietro non si è accorto che sono io. 
Ci metto qualche minuto per rialzarmi. Mi pare sia diventato leggermente più forte. Vedo che si lascia dietro una scia di morti. 
Neanche a farlo apposta, i morti del grosso si vedono dalla testa frantumata, mentre quelli del baffuto dalla scia di sangue. Si muove come un ninja o un samurai, e con i suoi tonfa si diverte a spappolare il cervelletto delle persone. Non posso intervenire, perché mi spappolo a terra. Il velocista.
Sapete cosa succede quando vi colpiscono a velocità alte? Come quelle di un jet o qualcosa di simile? Avviene una specie di esplosione, ci si frantuma e si diventa gelatina. 
In questo momento non sono gelatina, ma quasi mi ci avvicino. Ma non mi hanno notato, è un bene. Rimango fermo a terra, mentre mi avvicino le budella allo stomaco. Il fegato già si è rimesso bene.
Mi riattacco una gamba, come se fosse un pezzo di lego.
Mi rialzo e noto come l'intero quartiere, Saint Zero, sia stato decimato.
Li vedo in lontananza che camminano lenti. Sono diretti verso il grattacielo più alto della città. Empire State Building. 
Porca zoccola!
Mi sforzo, contraendo gli addominali, come se dovessi velocizzare tutto. Mi scappa tipo una scoreggia, ma invece parto a razzo verso l'alto. Le mie gambe hanno preso fuoco, metà del mio corpo è un razzo propulsore. Una specie di energia termo-chimica che esce dalla mia pelle, un propellente che mi dà una spinta spettacolare. Ma mi devo fermare, visto che ormai non sento più la gravità. Inizio a correre anche io a velocità esorbitante, fino a quando non individuo l'obiettivo. Apro le braccia e miro verso baffo d'oro. Lo colpisco con la Specter Hawke, e lo sbudello. All'ultimo riesco a virare, per evitare di spappolarmi a mia volta. Il biondo si è praticamente disintegrato. Quindi stavo andando veloce come un cazzo di jet!
Ci penso io, sbrigati.
Mi ritrovo il velocista davanti, mentre il grosso va' via. Corre verso il grattacielo.
Insomma, adesso combatto contro un terzo di uomo?
Si. Un terzo di duecento kilometri orari.
Ah ben.. duecento?
70 kilometri orari mi colpiscono di spalla, su tutta la gabbia toracica. 
Le ossa mi escono da dietro. Ma non rientrano. Rimangono fuori, come artigli o spuntoni. Lui tenta di riattaccarmi, ma prima che mi colpisca, salto in aria, all'altezza del suo bacino, per poi mettermi a bomba. Non riesce a frenare, si sposta leggermente ma mi colpisce. Cade a terra, con il torace squartato. Respira con fatica. Dal suo corpo esce un misto tra sangue e petrolio.
Tanto ritorno in vita.
Annuisco, lo so', è inutile perderci tempo. Corro verso il forzuto, e lo vedo mentre gesticola in aria.
Corro verso di lui, ma si gira subito e un suo pugno mi rientra il naso dentro il volto. Casco a terra, ma mi rialzo subito, per vederlo correre verso il grattacielo. Poi succede una cosa particolare. Appena entra, si sente una sirena stranissima. Stridula, tant'è che mi butto a terra con le orecchie che vomitano sangue.
Il mio corpo reagisce, rendendomi sordo. 
Mi alzo, e cerco di correre dentro l'edificio. Non ho fermato una strage, non ne permetterò una seconda.
Poi, il terremoto. E le finestre dell'edificio vengono tutte chiuse da una serranda metallica.
Che cazzo succede?

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