(Storia: Mars)
Il viaggio nell'etere è una cosa stranissima.
E' come stare sulle montagne russe. In pratica, vedi tutto nero, e poi vari fasci di luce colorati.
Non ci capisco una mazza, mentre i Les Tron leggono scritte, numeri e simboli, si fermano, avanzano. Poi Y. Greed si gira verso di me.
Sei così confuso da guardarmi il culo? Ride Noi decifriamo questi codici come se fossero delle foto, dobbiamo solo trovare quella della nostra epoca.
Annuisco. Poi scosto lo sguardo su di me. Non sono fisico, assomiglio di più a Pac Man. Mentre loro lo sono.
E' la forma base per chi ancora non riesce a controllare l'etere. Mi dice il samurai. Passa qualche minuto, poi da B. Port esce un raggio verde, che colpisce una parte, dalla quale veniamo assorbiti.
Al nostro arrivo, hanno tutti una faccia soddisfatta. I Les Tron sono a casa. Che schifo.
Partiamo dal presupposto che non ci sta il sole, ma una sorta di palla luminosa. Attorno a me, il mondo. Un Canyon nero. Dentro la pietra nera, coperta da sassi e fili, finestre con luci luminose. Sembra di essere in un libro di Lawrence Wachowski. Non esistono strade. I Canyon sembrano essere pozzi senza fondo, coperti di nebbia. Ogni appartamento è collegato da ponteggi e corde.
Ma che cazzo?
Non ti piace? Sopra è meglio. La vita è sopra ormai
Saliamo, e la cosa non è meglio. Una distesa di roccia, e la folla. Tutti in qualche modo luminosi.
Mi spiegate perchè queste tute?
Ascolta. Il Sole si è spento, e l'ossigeno non viene più prodotto. Abbiamo costruito quelle che chiamamo "Vitali", ovvero macchine che ci danno materie prime. Producono ossigeno ed elettricità.
Beh, per materie prime, pensavo intendessi acqua e fuoco...
L'acqua è alle pendici del canyon, l'unica cosa rimastaci. Il fuoco, ormai non esiste più.
Sgrano gli occhi. L'incappucciato lo capisce, evidentemente dai segni luminosi sulla mia maschera.
Sai come funziona la combustione?
No.
In poche parole, l'ossigeno che produciamo noi artificialmente non alimenta il fuoco. Per evitare il consumo di elettricità, abbiamo tutti queste tute: Appena uno si avvicina ad un punto dei Vitali, oppure la tuta calcola che il suo corpo manca di ossigeno, i Vitali ne creano subito altro.
Annuisco.
Ok. Sentite, Les Tron. Perchè sono qua?
B. Port apre il mantello. E' quello dentro che parla stavolta. G. Hawk.
Adesso entra. Noi tre andremo a farti vedere il nostro problema.
Entro dentro il mantello, e mi ritrovo con G. Hawk, nel suo deserto dalla sabbia verde ed il cielo viola.
Prima sei te che ci hai fatto uscire dall'etere vero?
Si.
Come mai? Perché stai qua dentro?
Te l'ho detto. E' stata la mia punizione. Ed uscirò appena sarò veramente pronto al mondo esterno.
Mi dici qualcosa riguardo agli altri? Se dobbiamo combattere, mi serve sapere che fate.
Ok. Tutti abbiamo queste tute elettrificate, ma inutili contro Treegof. Io ho il controllo sull'elettricità che stà vicino a me, e riesco a solidificarla. Infatti se mi dai un pugno, posso controllare la tua elettricità a dieci centimetri di distanza, e contrattaccare, difatti sono uno degli esseri più potenti qua. Y. Greed oltre ad essere agile, ha un controllo telecinetico sul suo freesbee, che scalfisce il nostro nemico, ma nulla più. B.Samurai idem, la Katana lo graffia soltanto. In più ha la bandiera elettrica sulla schiena, che gli fa avere quegli sprint velocissimi che vedi. B. Port invece ha noi. Si teletrasporta, può imprigionare le persone, come me, ma Treegof è troppo grosso per entrare nel mantello.
Siamo arrivati.
Esco, e vedo forse l'unica traccia di quello che mancava in questo futuro. La natura.
Davanti a me, un bel bosco, poco curato, ma almeno è un bosco.
Questo è il nostro problema.
E' un bosco?
Si.
Qual è il problema?
Le radici di quegli alberi si infilano nella terra, nei circuito, e rischiano di distruggerci!
Un momento. Voi avete distrutto il pianeta, ed adesso credete che l'unica cosa più vicina alla natura, vi possa fare male? Ma avete idea di che cosa state facendo?
B. Port mi guarda, ed annuisce.
Purtroppo non possiamo farci nulla. Il mondo è così da un secolo, noi possiamo lavorare solo per questo!
Ne parliamo dopo. Fatemi vedere il tizio.
Vai vai.
Non mi coprite le spalle?
Ogni volta quasi ci uccide.
Ok. Informazioni utili?
E' un gigante di legno.
Non riuscivate a sconfiggere un coso di legno?
Si rigenera, e non abbiamo il fuoco!
Ma è qualcosa come un dio della natura? No perché vedo che sta creando la natura, e quegli alberi creerebbero il fuoco no?
Forse.
Altre informazioni?
Arriva!
E B. Port sparisce. Mi giro, e lo vedo. Dieci metri. Non scherzavano sul fatto dell'essere gigante. Un pugno grande come me più o meno, ma riesco ad espandermi, ed attaccarmi al suo pugno come una gomma da masticare. Lui mi guarda stupito. E' un essere umano. Corro sul suo braccio, con delle gambe affilate, idem per le braccia, e per sei tentacoli metallici che escono dalla mia schiena. A breve, il suo braccio diventa segatura.
Urla, in modo inumano, ma appoggiandosi su un albero, che si attacca alla sua spalla, ha di nuovo un braccio. Negli ultimi tempi sono troppo attento. Una volta ero più suicida. Devo tornare come prima. Inizio a correre verso di lui, che ruggisce. Mi corre incontro, sperando di travolgermi con la sua massa. Ma all'ultimo istante salto, per finirgli dentro la sua bocca larga circa due metri.
Mi mastica, e mi ingoia. Io inizio a bruciare, e poi, esplodo.
Appena guarisco mi guardo attorno. E' un male il fatto che stia nascendo una nuova vita? No. Era quel Treegof che lo faceva male, usava la nascita di questo, per avere la città. Il mondo anzi.
Torno indietro, da solo, con il gps della tuta.
E' stato molto facile. Ma adesso mi dovete ascoltare. Voi avete un grandissimo potere, ma lo utilizzate male. Mi avete detto che Treegof avrebbe causato la rovina del pianeta vero?
Tutti annuiscono.
Potete fare di meglio. Sò che non è etico, ma potete cambiare il mondo. Tornate indietro, e vedete quando la città è iniziata a diventare questo schifo di roccia e metallo.
Il tuo lavoro quindi è finito. Io comprendo quello che dici e... ho deciso che Starò con te, nella tua epoca, a controllare ogni cambiamento che possa causare problemi.
Una luce verde ci interrompe, G. Hawk è uscito. Ha la faccia contenta.
Non so se sei pronto. Ma adesso sei necessario, il mondo ha bisogno di te. B. Samurai, i primi cambiamenti risalgono al 2200 circa. Y. Greed, tu...
Lo fermo con la mano.
Mandami a casa assieme a lei, le voglio far conoscere Volker.
Lei inclina la testa.
Va bene. Ci vediamo tra una settimana.
Il ritorno con Y. Greed è più veloce.
Passiamo una settimana intera nel mio appartamento, senza uscire. Anzi, sono uscito una volta per comprare da mangiare.
Al suo ritorno, B. Port ci ha salutato con aria di rimprovero.
Il futuro fa cagare. Forse era questo il vero motivo per il mio viaggio nel futuro. Non salvarlo, ma cambiare il passato, per migliorare il futuro. E poi, Y. Greed.... lasciamo stare và. Viva il 1983!
Ps. Y.Greed non ha proprio visto Volker, giusto per diritto di cronaca.
Nessun commento:
Posta un commento
Dimmi che ne pensi.