26 feb 2011

Post It

 (Storia: Mars - Disegno: Pierce Brosnan)
è mattina. Mi alzo, senza farmi la barba. Ho fame. Mi preparo al volo la colazione. Uova, yogurt, bacon, un cupcake al limone, ed una bella impepata di cozze. Poi mi sento una cosa scomoda nelle mutande.
Tiro fuori un pezzo di carta gialla dalle chiappe.
Non dovresti stare attento al colesterolo?
Mi ero promesso di indagare su questa faccenda dei post it.
Perchè li trovo, soprattutto in posti scomodi? Chi è che si preoccupa a che mi aiuta?
Esco, e trovo una lettera a terra. Apro la busta, e trovo altri Post it.
Mi innervosisco.
Esco, per andare alla redazione dei Daily Lantern. Devo fare una ricerca, ed il capo mi presta uno dei computer.
Nulla di fatto. Cercavo la storia dei Post it, ma apparte il fatto che hanno 20 anni, non trovo nulla. Passo la giornata a dormire, mi sento stanco. Ormai solo la notte mi ricarica.
Esco di nuovo in ronda, e dai tetti, noto un tentato stupro. Rimango un minuto ad osservare. Gli ultimi due stupri che ho tentato di sventare mi sono costati la vita quasi. Si, è stupro. Mi tuffo a delfino dal cornicione del palazzo, e casco verso uno dei due. Prima di toccarlo, mi metto in una posizione vista nel wrestling. Metto le braccia aperte dietro, come un'aquila, e lo colpisco con il cranio. Con il braccio colpisco anche l'altro tizio, e quasi ammazzo anche la ragazza, che intanto scappa. Io passo i venti secondi successivi a strisciare la faccia sopra l'asfalto. Mi alzo, sembro Jason Voorhees. La faccia guarisce piano piano. Ma ho un'occhio schiacciato da qualche parte dentro al cranio, quindi preferisco entrare in un vicolo, a guarire.
Poi lo vedo.
Una stella, che si illumina davanti a me. Poi una figura, con smoking, occhiali da sole, e scarpe firmate esce da quel portale. In mano, ha una specie di pistola, ed alcuni post it. Sono troppo stanco, ed ancora demolito, per fargli qualcosa.
Mi Dici chi sei?
Sei pronto ad ascoltare tutto fino in fondo?
Non posso andare da nessuna parte... avanti. Mi preparo ad ascoltarlo
Vedi, l'universo è come lo zucchero filato. Ci stà lo stecchino il legno, che è l'universo originale, e poi tutta una nube attorno, dove ci stanno i vari universi. Ora, l'universo originale è un'utopia di pace, ed io, assieme ad altri miei colleghi, faccio in modo da schiacciare gli altri universi, in modo da avvicinarli verso l'oroginale, per renderli uguali. Siamo una sorta di polizia temporale.
Adesso, questo universo dove siamo, si è creato qualche mese fà. In tutti gli altri universi, tu morivi dopo la coltellata. Qua invece hai preso vari poteri. Io sono colui che ti controlla. E mi sei particolarmente simpatico.
Sei un poliziotto temporale quindi... capisco... non ho idea di che cosa tu stia dicendo. Sappilo.
Si. Puoi chiamarmi Post it. Io posso, in un intervallo di 5 minuti, darti una mano. Quindi scrivo Post It. Ma in modo che non risultino particolarmente di aiuto, non posso aiutarti troppo, se ne accorgerebbero tutti i miei superiori. 
E la tua attuale mancanza?
Ho corrotto un collega. Ci tenevo solo ad avvisarti. Ho visto molti universi, tutti gli eroi hanno una spalla. Io sarò la sua.
Ma come fai ad aiutarmi? Cioè, vedi nel futuro?
Solo cinque minuti avanti a me. Ho una decina di schermi, che con vari calcoli matematici ci fanno vedere varie varianti su quello che un qualcuno potrebbe fare.
Ok. Post it. Niente più messaggi nel culo. Ascolta, ho una domanda...
Mi spiace. Guarda. Il suo corpo si disintegra davanti a me. Devo tornare alla base. A si, questo è un regalo.
Una sfera rossa mi colpisce in faccia.
E mi ritrovo sul tetto. Sul cornicione di prima. I Due che vogliono stuprare quella. Stavolta posso evitare la mossa di wrestling. Mi metto a correre sul muro, in verticale, verso il basso. Faccio abbastanza rumore da farmi sentire. I due mi corrono incontro, con dei machete. Dove cazzo se li erano messi? Provo a fare una cosa. Faccio una spaccata in aria. I machete mi tagliano le gambe. Ma io in aria, prendo le loro teste. Caschiamo per terra, di schiena. I miei gomiti bucano il loro plesso solare. Le corna che mi sono uscite dai gomiti rientrano. La ragazza mi guarda. Mi ringrazia con lo sguardo. 
Mi avvicineresti le gambe?
Dolce piccola, me le avvicina e scappa.
Dei tentacoli escono dalle parti tagliate, per riprendersi le gambe. Guarisco subito.
Mi ritrovo un Post It. 
Buon Lavoro

         

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