(Storia: Mars- Disegno, Marv di F. Miller, modificato da Mars)
Una cosa che odio di New York, è il suo tempo.
Un giorno fà caldo, un giorno freddo. Sulla costa puoi abbronzarti, ma se sali, potresti trovare nevischio.
Un tempo così idiota.
Pensavo alla mia figura, una sorta di oersonaggio di qualche storia Noir.
Ma, tralasciando il mio modo di fare colazione, non ho niente in comune con i classici detective in trench.
Ed ho scoperto un'altra cosa, una sorta di sesto senso. Senso di pericolo. O come lo si voglia chiamare.
L'altra sera, durante una ronda, ho visto una ragazza tutta sola, con due uomini dietro. Sicuramente una troia, e loro sembravano minacciosi. Ma c'è una cosa la quale bisogna considerare: la legge non funziona in questa città, per questo esistiamo noi, eroi, vigilanti: La bagascia stà con loro, e lo vuole, nessuno la costringe, qui è permesso questo lavoro. La polizia non passa di qua. Un tacito accordo. La polizia non passa, la zoccola non uccide. Ma io sono la legge, non sono l'accordo tra papponi e sbirri. Tendo l'orecchio, e sento la frase
Hai finito di vivere, zoccola! Già, forse dovrei intervenire. Salto. E nel mentre, mi accorgo che stavo su di un palazzo di circa quaranta piani. Punto uno, sento benissimo, punto due, potrei sfracellarmi in modo allucinante, e guarire in qualche ora. Ma ecco, che prima di toccare a terra, a circa venti metri, dalle mani escono due cucchiai giganti. Ed inizio a planare. I due non si accorgono di me. Appena sono sopra di loro, i cucchiai spariscono, per diventare due lame. I due si tagliano come burro. Le spade spariscono e lei si gira.
Forse Cubana. Molto bella.
Volevano uccidermi! Mi hai salvato! mi abbraccia calorosamente. La sua mano scende sotto la cintura, ma invece di sentire piacere, sento un brivido fastidioso lungo la schiena. Poi sulla testa. E la vedo. Il suo bacio sul mio collo, diventa mortale. Tra le labbra tiene una lama di rasoio, ed è pronta a tagliarmi il collo. E ci prova. Ma la lametta si conficca nelle labbra, quando sbatte sul mio collo, diventato di pietra. Sorrido, mentre le spezzo il collo. Criminale anche lei. Poi capisco. Non si tratta di questo. In questo quartiere, non sono mai andati neanche gli altri eroi. Quindi qui sono un cadavere che cammina per loro, un piccolo olandese volante.
Bene.
Dovrò portare giustizia. Sarò Giudice, giuria e boia.
Noto anche, che non sono più succube del fascino femminile, come prima. Anzi. Ho una sorta di immunità adesso. Il mio corpo ha reagito automaticamente alla presenza del pericolo.
Forse quei cosi che hanno colorato di bianco il mio sangue, non si fermano alla guarigione delle ferite ed alle altre cose successe. Mi pare più che si adattino ai vari pericoli che percepisco. Ho trovato un modo per battere Scarface sapendo del suo essere cyborg, sono guarito dopo gli spari, sono planato vedendo l'altezza enorme, e non fidandomi della zoccola, mi sono indurito. Pare che questi Tecnocosi si adeguino al pericolo che immagino, ed alle situazioni in cui serve, come la vista notturna. Ora serve solo sapere come controllarlo.
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