25 mag 2012

Ziggy Stardust - Parte 1

Quasar. In casa mia. Mentre prende il thè con Shenya. Parlano di un programma di cucina. 
Salve?
Mark!

Specter, parlavamo di Cucina. 
Sei un cuoco. 
Anche. Snehya, gentilmente, potresti lasciarci da soli?
Certo.
Shenya va via sculettando, e mi lascia da solo con "Mr. Muscoli, braccia meccaniche, astronave, invincibilità" che mi guarda. Ha il fard sul viso, non si vedono le cicatrici.
Ti sei truccato.
Tua moglie voleva...
Non è mia moglie.
La tua ragazza voleva coprirmi le cicatrici, e non volevo dirle di no.
Ok. Che ci fai qua?
Uhm. Con te non servono giri di parole, per questo mi piaci. Nello spazio ho un satellite base, è stato invaso da alcuni brutti ceffi alieni.
Hai un satellite nello spazio, ed esistono gli alieni. Me lo dici alle undici di mattina mentre sorseggiamo thè.
Già. Io per motivi che non posso spiegarti adesso non ci posso andare. 
Quindi mi mandi nello spazio a caccia di alieni. 
Si. Puoi portarti qualcuno. Pensavo che i più indicati potessero essere Calabrone o...
Red Fox.
Red Fox?
Si, Red.
Se rompete una parete, verrete risucchiati nello spazio. 
Io mi adatterò.
Ci vediamo in sera qui, vi vengo a prendere io.


Volete che vi parli del pomeriggio? Mi sono mangiato due frighi interi, ed ho dormito, in attesta della fottutissima occasione. E poi suonano alla mia porta. Red Fox, vestito con abiti civili e Quasar. 
L'astronave è invisibile. Camminate dritto per dritto, e farà tutto da sola...
Apposto. Ciao.
Camminiamo dritti, ed entriamo dentro una stanza nera. Si illumina, e partiamo. Il viaggio dovrebbe durare circa dieci ore.



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