16 mag 2012

Sparizioni - parte 2

Arriviamo sul posto delle sparizioni, ci sono solo delle piccole casette in legno. Il classico posto abbastanza sperduto con le famiglie chiuse che pensano solo a loro.
Mark?
Uhm. Non abbiamo cadaveri, non abbiamo prove... non abbiamo un cazzo. 
Questo è vero.
Mi tracci una mappa delle sparizioni?
Una mappa?
Si, voglio vedere come sono posizionate. La prima cosa da fare secondo me è trovare un centro comune. Come seconda cosa voglio che Post it analizzi la terra.
Ma è la stessa terra no?
Voglio vedere se è ammorbidita con acqua, con qualche materiale, se è stata scavata, se è di qualche esplosione, e cose simili.
Un foglietto svolazza.
Scavata.
Bene, scavata. Traccia la mappa, io vado a parlare con il proprietario del bar.
Perché?
Conoscono i cazzi di tutti, i baristi.
Jennifer si mette a cercare i posti, mentre io mi dirigo verso il bar più vicino, l'unico.
Sicuramente non mi aspettavo una proprietaria come questa.
E' permesso?
Entra forestiero.

Forestiero? Qua si sentono veramente fuori dal mondo.
Sono Mark Tenore, detective speciale, mi hanno incaricato di indagare sulle sparizioni qui in zona.
Ah, Mark, certo, che informazioni le servono, mio bel poliziotto tenebroso?
Possiamo andare in un posto più... privato?
Direi di si, andiamo nel retro.
Volete sapere una cosa? Non conosco il segreto o il trucco. 
Non ho idea del perché lei mi mette una mano nei pantaloni e si leva la maglietta, e del perché passiamo quasi un'ora lì dentro. Forse uno charme, forse una parte del mio potere. Non ne ho idea.
Quindi che domande volevi farmi?
Beh... non ne ho idea, volevo improvvisare.
Hahahha, o beh, ci siamo divertiti.
Ci salutiamo, e vado da Jennifer, che dovrebbe aver finito, alla stazione di polizia del posto.
Buone notizie?
Beh, le sparizioni sono tutte attorno a quest'area... e qui vicino ci sta una fattoria.
Andiamo verso la fattoria.
Aspettate.
Chi sei?
E' lo sceriffo.
Quella è la fattoria di Rudy Rogers.
E quindi?
Andateci piano, era un bravo avvocato, poi con la morte della moglie e del figlio ha mollato tutto. Ancora è depresso.
Cercheremo di essere delicati.
Usciamo dalla stazione di servizio.
Non sarai delicato vero?
Lo sarò, ma dopo dovremo fare una cosa.
Che?

Voglio provare a fare una cosa.
Ovvero?
Una specie di meditazione, voglio percepire l'universo attorno a me, come un radar ed un sonar.
Per fare cosa?
Beh, se quei buchi una volta erano delle sabbie mobili, avremmo risolto il caso.

Bene.


Ci troviamo davanti alla casa di Rogers, bussiamo, e lui ci apre.
Si?
Siamo il detective Tenore ed il detective Strast, possiamo entrare a farle un paio di domande?
Si, certo.
Jennifer si siede con lui al tavolo, ed iniziano a parlare. Io faccio un giro per la casa, poi mi avvicino, per sentire le domande. Dei rumori provengono da tutta la casa.
Lei conosceva le vittime?
Vittime? Sono dati per morti quindi?
Mi risponde o no?
Si, li conoscevo, alcuni sono stati dei clienti, altri amici, altri conoscenti.
Beh, con quattro persone, chi era chi?
Detective, qui sono sparite circa venti persone, non quattro.
Cosa?
Sigor Rogers, sua moglie e suo figlio come sono morti?
Mark!
Cosa?
Mi risponda.
Mia moglie di parto, mio figlio ha contratto il lupus ed è morto ad una settimana...
Capisco. Arrivederci.
Usciamo dalla casa, poi senza farmi vedere salgo sul tetto.
Faccio il segno a Jennifer di stare in silenzio. 
Mi concentro, chiudendo gli occhi. Sento ogni minima foglia che si muove, ogni movimento del vento, ogni passo degli animali, ogni battito d'ali di una farfalla. Ma devo andare più a fondo. I miei peli ed i miei capelli si allungano, toccando il terreno. E di nuovo, sento lo stridio di una macchina a dieci chilometri di distanza, una coppia che fa sesso a nord da qui, credo sia la barista, riconoscendo il battito cardiaco misto con l'ansimare... e sento qualcosa che scava sottoterra. Che non è una talpa.
Mi alzo, peli e capelli si staccano, per seccarsi al sole.
Hai scoperto qualcosa?
L'epicentro delle sparizioni è qui, ci sta qualcosa che scava. Arresta Rogers.
Con che accusa?
Uhm. Facciamo rapimento per ora. Io ho fiutato qualcosa.
In che senso?
Traccia di sangue sotto la tua scarpa. Ora la viene a prendere Post it.
Jennifer toglie il piede e la zolla di terreno sparisce.

















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