31 gen 2012

Esser Creed - Parte 2

Joe.
La gente dice che sono all'antica. Quelli più giovani mi parlano alle spalle, mi prendono in giro perché non parlo la loro lingua. Clint Creed, il dinosauro.
Non guardo le donne nude in tv, preferisco un telegiornale. Preferisco salire sui tetti con una vecchia radiolina per trovare la frequenza della polizia, piuttosto che mettermi su quella roba moderna.
La gente non capisce, i giovani sono degli idioti. Quando vivi a Little Venice hai bisogno di una cazzo di ancora, cosa abitudinarie alle quali aggrapparti. Ogni mattina pulisco la pistola  e la carabina, la sera il mio AK47. 
Su tutte le guide turistiche di New York, il consiglio è lo stesso, visitatela in inverno. Tutti parlano bene di questa neve. Ovviamente io leggo meglio. Andate a New York quando è coperta. 
Mi chiamo Clint Creed. E non mi è mai piaciuto l'inverno a New York. La pioggia è calda ed umida, non ha senso, la neve sempre dura. In questo momento sono davanti ad una delle mie vecchie vittime, assiema a Roger.
Chi controlliamo?
Wade Pym.
Nevica?
Piove. Nevica. Tutto insieme. La neve mi rende irrequieto, nervoso. Copre le tracce.
Insomma, Pym?
Un caso che voglio chiudere. Voglio.
Senti, abbiamo, abbiamo una quinta vittima riguardo a Peter Pan.
Peter Pan, un serial killer che non riusciamo a trovare. Volevo buttarci in mezzo Specter. Peter Pan perché rapisce bambini. Stiamo al quinto. Solo ieri abbiamo trovato il primo sparito, maschio, sei anni, trovato sotto un salice, in un cimitero. Il primo bambino è morto circa dieci anni fa. Lascia sempre prove false in giro. 
Passaggi?
Una finestra rotta.
Quindi è entrato dalla porta.
Credo di si.  
Di nuovo un flashback. Io mentre cerco il primo bambino, con mia moglie che mi chiama. Mi dice che Joe è stato maltrattato durante la partita di rugby, ma che il bullo è andato all'ospedale, ha ingoiato qualcosa. Dalle lastre sembra un ramo. Poi mi dà la notizia che Joe non è autistico, e che gli vogliono fare il test p.c.l. Quello che usano fare nei manicomi. Poi ritorno al presente. Ricordo che Joe non ha mai pianto da piccolo. Che Wade non ha precedenti al riguardo. Che Joe ha ucciso un piccione a mani nude perché voleva vedere le uova. Che Wade non è mai stato accusato di essere Peter Pan. Poi l'estate.
Joe che conosce la nostra vicina di casa, Sarah. Le dice una frase. "Quando non ci sarai più". Io lascio Roger da solo, per pedinare Wade. Ha lo sguardo che riconosco. L'occhio della tigre. Uno che vuole uccidere oggi. 
Sarah era sparita. Tre giorni di ricerche. Il fischietto di Sarah a terra. 
Wade sale delle scale, ed entra da una finestra. Stiamo al quarto piano. Lo prendo per una gamba e lo sbatto per le scale. Lui estrae un coltello e mi prende la coscia. Rimango impassibile. Il dolore non esiste. Lo prendo per il collo, una ginocchiata nelle palle e lo butto di sotto. Lui si aggrappa.
Sei Clint Creed. Il super poliziotto.
Forse ti salverò.
Mi segui da giorni. Mi hai sempre seguito, mai avuto prove. Così una volta, ho voluto seguire io a te.
Cosa?
Estate, ricordi? Ero venuto per tuo figlio.
Io entrai nell'armadio quella notte. Joe giocava con un coltello.
Lo avevo acccusato di mentire. Forse uno schiaffo.
Si, te lo ricordi vero?
Hai ucciso tu Sarah?
Sono arrivato a quindici Clint. Quindici.
Bastardo. 
Un calcio sulla mano destra, rimane solo con una mano aggrappata. 
Poi ho visto tuo figlio. Ero salito solo per lui. Sarah è stata solo una cosa di passaggio. Ma tuo figlio mi ha guardato, e mi ha detto "so chi sei" Mi vennero i brividi.
Specter appare.
Ci penso io Clint.
Lo prende per una spalla e lo butta di sotto. In pratica lo ha ucciso al posto mio.E' finita. Anche se non ho mai ritrovato il fischietto di Sarah, e non avrei mai chiesto scusa a Joe. Dopo tre minuti arriva Specter.
Ho controllato il filmato dello zoo.
Quindi?
Sono stati un paio di teppistelli di quindici anni.
Specter và via, io vado verso casa. Caso chiuso.

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