22 set 2011

Animus.

Le esplosioni mi svegliano in modo violento.
Fucile in mano, cappello in testa. 
Nick Fury è rimasto ferito, Steve Rogers è morto. Montgomery Burns è scappato. Forse è rimasto quel tipo di New York, Allen.
I proiettili mi sfiorano. Ho dei flash dei giorni precedenti. 
L'altro ieri stavo venendo impiccato da alcuni tizi dell'esercito nordista, ieri ero un blob. Non ho idea di che cazzo mi succeda, ogni volta che mi sveglio succede qualcosa, ogni volta che muoio mi risveglio diverso.
Scusa, soldato Tenore, che cazzo fai?
Qualcuno mi parla. Un vecchio.
Signor... signor... Creed? Senta, ma che giorno è oggi? Ho sbattuto la testa e sono confuso...
Voi donne! Chi cazzo vi ha aperto le porte alle armi? Oggi è 20 giugno 1917! E noi stiamo con i Francesi, quelli vestiti in grigio! Muovi il culo!
Mi alzo, e muovo il culo. Bella la guerra, mi sono arruolato apposta e... 
Che cazzo dico?
La mia mente è confusa.
Mentre corro un proiettile mi colpisce alla spalla. Sangue rosso. La ferita non si chiude. Il dolore lo sento per tutto il corpo. Mi distraggo e prendo una storta. Casco nel fango, a pochi metri da me una mina. Mi alzo lentamente. 
Poi mi accorgo che sono l'unico rimasto in piedi. Dalla testa di Creed che rotola. Tagliata.
Qualcosa non quadra.
Un tizio vestito in bianco corre. Gli sparo, ma lo manco. Mi colpisce al fianco. Non capisco che succede.
Sento dei passi dietro di me. Una lama mi trafigge il collo. 
Ho la vista sfocata.
Perché?
Perché è così che deve andare. Portate la morte ai civili, troppa morte. Requiescat in in Pace.



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