14 lug 2011

Un nuovo inizio.

Scarface
Si leva il cappuccio e si accende un sigaro. Scarface. Pensavo fosse sparito dalla circolazione.
Scarface.
Mark.
Scarface.
Specter? Sempre in mezzo alle palle eh?
Non lo faccio parlare, lo carico con tutte le mie forze, prendendolo per il bacino. La cara vecchia Specter Spear. Ma lui incassa bene, è un cazzo di coso metallico. Mi blocca le braccia e mi dà una gomitata sulla colonna vertebrale. Poi fa esplodere la stanza, pigiando un bottone vicino alle taniche. 
La scuola serviva anche da centro estivo. Duecentotrentadue bambini morti. Venti professori. Cinque bidelli. Un barbone che si era appartato. Io esco, barcollo. Il mio corpo si è trasformato quasi in tempo in una sorta di ectoplasma. Mocciolo, per capirci. Scarface esce qualche secondo dopo di me, e mi corre incontro. Anche lui fa una spear. Dolore, mi incrina qualche costola.
Mi sale addosso, ed inizia a prendermi a cazzotti.
Sento le prime sirene. In lontananza, riconosco Clint Creed. Continuo ad incassare, il mio corpo diventa un ammasso di paglia. Lui se ne accorge dopo che gli stacco un occhio. Urla. Sangue e petrolio. Mi alzo, ed inizio a reagire. Mi prende per la testa e mi tira su un muro, ma sono agile, cammino in verticale, mi spingo e gli salto incontro. La Specter Hawk non delude mai. Quasi sviene, ma si riprende, dandomi un pugno. Il peggior pugno che abbia mai preso in vita mia. Mi si strappa la guancia. Stavolta barcollo io.
Arrivano anche gli altri. Volpe. Red Fox. Patria. La Volpe vuole intervenire, ma la Red Fox lo ferma. Bravo ragazzo. Vedo anche Volker in mezzo alla folla. Mi guarda spaventato. Capisce forse di che cosa sono capace.
Abbiamo un pubblico?
Stronzo. Ti ho già smerdato una volta, ma questa è la fine.
Dici sempre così.
Stai zitto. Hai perso il tuo impero.
Ti scopi mia sorella.
Faccio la mossa di dargli un pugno, ma il wrestling mi ha rotto il cazzo. Anche il pugilato. Blocco il pugno, e gli dò un calcio circolare sul collo. Viva il karate.
Barcolla ancora, ma non basta. Qua le cose girano male. Devo mandare un segno, di nuovo. Un nuovo messaggio. Dò una testata al muro. Scarface ride. Ne dò altre. Nessuno capisce. Ora le mie ossa sono durissime. Con uno scatto, grazie all'elettricità, lo colpisco di sorpresa nel fegato. Gli organi molli li ha ancora. Lo buco. Stavolta sento il dolore suo. Il suo sguardo. Ci infilo anche l'altra mano. Arriva Quasar
Mi sembra che tutto si fermi. Le persone. le sirene. La carta a terra. New York. E' per lei che ho iniziato. L'ho appena guarita. Adesso sta meglio.

Tutti guardano, tutti capiscono. Patria. Quasar. Volpe. Red Fox. Persino Volker. E Creed.
O sono l'eroe di tutti. Bravi e cattivi. O Sono un figlio di puttana, catalogato come un criminale.
Non me ne frega un cazzo. Mi rimangono in mano le interiora. Il sangue sprizza. Gli arti si muovono. Sangue ed olio. Ossa e ferro. Scintille.
Scarface è morto.
Rimango fermo a guardare la folla. Quasar vola verso di me, mi prende per un braccio e mi porta via. Non dice nulla. Capisce forse. E' enigmatico. Mi lascia su un grattacielo. Ma riesco a vedere Clint che sgombera il posto. E' un nuovo inizio. Vomito. Scarface. L'ho sempre considerato la mia nemesi.
Vado verso un motel. Non ho voglia di andare da Shenya. O è arrapata, o rompe il cazzo.
Una bionda mi fischia. Non passerò la serata da solo.

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